Provincia di Teramo - Chiesa della SS. Trinità di Campli (documento)

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Chiesa della SS. Trinità - Documento

 

Copertina della "Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli - detta dagli antichi Praetutium, ne' bassi tempi Aprutium - oggi città di Teramo e Diocesi Aprutina"

scritta dal dottore di Leggi

D. NICCOLA PALMA

Canonico della Cattedrale Aprutina,

Socio dell'Instituto di Corrispondenza Archeologica di Roma e della Società Economica del primo ulteriore Apruzzo

 U. Angeletti - Teramo - Stampatore dell'Intendenza 1832, 1833, 1834, 1835, 1836

 

 

(da: Storia ecclesiastica e civile della Regione più Settentrionale del Regno di Napoli, oggi città di Teramo e Diocesi Aprutina di Niccola Palma, presso U. Angeletti - Teramo, 1832 – 1836. Volume IV - Cappellanie Residenziali, pp.123-124)

 

SS. Trinità di Morge

 

Sulla collina settentrionale a Campli, lungo la strada per Molviano, sopra un luogo spettante alla vicina curata di S. Martino di Morge, esisteva un’edicola dedicata alla SS. Trinità, rappresentata in pittura sul muro cui era addosso l’altare. Il vero Dio, uno nell’essenza, trino nelle Persone, si degnò ivi compartir tante grazie che presto l’edicola divenne un santuario. Se l’archivio Vescovile di Campli non fosse pressochè totalmente perito nel derelitto e scoperto Episcopio, ne sapremmo giuridicamente le epoche, le prove e le particolarità. In mancanza di ciò, contentiamoci di quanto per incidenza se ne dice nel libro dei Parlamenti e Consigli (num. 10).

(...) Nel 1612 fu risoluto che il Capitano delle fiere di S. Lorenzo e di S. Angelo lo fosse pure della fiera della SS. Trinità, dove hora è principiata nuova Chiesa.

(...) Nella costruzione della chiesa si ebbe rispetto alla venerata edicola, che se le è fatta rimaner nel mezzo: conservandosi il muro succennato, ed aprendosi gli altri tre con archi sostenuti da colonne, gli uni e le altre, come la balaustrata, di fina pietra. Là dentro si è dato luogo soltanto a piccolo quadro della Cena, che sarà stato dono e prezioso dono di alcun riconoscente divoto. Oltre la sagrestìa furono fabbricate comode abitazioni per dimora de’ Cappellani, annualmente destinati dal Comune. Sembra che per tale diritto e per l’economico governo del pio stabilimento, vi fossero stati dispareri fra l’Università ed il Vescovo fino al 1661, quando si convenne di rendere perpetui i Cappellani annuali, nel numero di quattro, e di assegnar loro in massa comune tutte le rendite prediali e censuali, finquì dalla recente Chiesa acquistate.

(…) E poiché il Preposto di Morge vantava delle pretensioni sulla nuova Chiesa ratione soli e perché sita entro i limiti della sua parrocchia, e la curata di S. Martino trovavasi cadente; restò concordato che a lui fosse permesso esercitare gli Uffizj della cura nella SS. Trinità.

 
 

Niccola Palma (1777-1840), presbitero e storiografo, è considerato il maggior storico della Provincia di Teramo in virtù di questa opera monumentale in 5 volumi, con la quale raccolse importanti riconoscimenti anche al di fuori dell’ambito locale. Ordinato sacerdote nel 1801, conseguì l’anno dopo la laurea in Diritto Civile Canonico. Senza tralasciare predicazione ed insegnamento, dedicò buona parte della sua vita a coltivare la sua passione per la ricerca storica.

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