Atri
(Teramo) si trova a m.444 s.l.m. in una splendida zona collinare segnata dal
fenomeno di erosione del terreno che dà luogo ai caratteristici “calanchi”. Fu
Colonia romana fin dal 256 a.C. e Signoria degli Acquaviva dal XIV al XVIII
secolo. All’ingresso est della città è la Cattedrale, eretta su una
preesistente chiesa del IX secolo, dedicata a S.Maria Assunta nel 1223 e
quasi interamente ricostruita a partire dal 1268. La sua cripta è risultata
essere un’antica cisterna romana. La facciata, restaurata dopo il sisma del
1563, è a coronamento piano e vi si apre un bel portale in pietra in stile
gotico realizzato da Mastro Rainaldo di Atri nel 1305, sormontato da un rosone.
Sul fianco destro si aprono tre bei portali, opera di Raimondo del Poggio e
dello stesso Mastro Rainaldo di Atri, databili tra il 1288 e il 1305. A metà del
fianco sinistro si innesta il campanile. A pianta quadrata, venne iniziato nel
XIII secolo e concluso alla fine del XV secolo con il bel coronamento realizzato
da Antonio da Lodi. L’interno, senza transetto ne’ abside, è a tre navate, di
cui quella centrale più stretta della altre due. Sulle pareti e sulla volta
della Cappella del coro è un ciclo di affreschi di Andrea Delitio.
Altre chiese della città sono:
S.Agostino, S.Chiara d’Assisi,
Santa Croce, Santo Spirito,
S.Francesco, S.Gabriele
dell’Addolorata, S.Giovanni Battista,
S.Liberatore, S.Nicola,
S.Maria delle
Grazie detta “della Cona”, S.Reparata,
SS.Trinità.
Per raggiungerla da Teramo, da
cui dista circa Km.39 (vedi
mappa): si percorre la superstrada in direzione
dell’Aquila fino all’uscita di Val Vomano. Da qui si prosegue sulla SS150 in
direzione di Roseto degli Abruzzi fino al
Bivio Fontanelle. Da qui si procede
sulla SP553 fino ad Atri.