Sciabolone
fu il nome di battaglia che venne dato a Giuseppe Costantini (1758-1808)
quando, messosi a capo di una banda di briganti, iniziò a contrastare le
truppe francesi di Napoleone I che avevano occupato il territorio di
Ascoli Piceno. Era nato a Santa Maria a
Corte, allora frazione del Comune di Lisciano ed oggi di
Ascoli Piceno; era intelligente,
anche se analfabeta, e si guadagnava da vivere facendo il fabbro ferraio
e l’armaiolo.
Quando i francesi, dopo
che nel 1797 avevano fatto il loro ingresso nello Stato Pontificio,
iniziarono a vessare gli ascolani imponendo loro nuove tasse, il
dissenso serpeggiò un po’ ovunque e Sciabolone, trovando terreno
fertile, si mise alla testa dei rivoltosi. Quello che lo distinse e che
creò un alone di leggenda popolare attorno alla sua figura fu senza
dubbio il coraggio, accompagnato da grande sprezzo del pericolo. Riuscì
a metterne insieme circa trecento uomini e, anche con l’aiuto del
prete-brigante di Fioli (Te) don Donato De
Donatis (1761-1805), nel 1799 riuscì a conquistare la città Ascoli
Piceno, seppure per pochi giorni, acclamato dagli abitanti.
Successivamente contrastò il nemico francese sul campo che gli era più
congeniale, quello caratteristico della guerriglia mettendo in atto
imboscate ed attacchi a sorpresa nelle zone montane.
La banda di Sciabolone
era costituita da un’accozzaglia di uomini ben distanti dal poter essere
definiti soldati, che vestivano abiti laceri e consunti e che brandivano
ogni tipo di arma. Venivano definiti “briganti” dai napoleonici, ma
erano tutto sommato uomini che difendevano il proprio territorio
dall’invasione dello straniero.
Sciabolone divenne in
seguito colonnello dell’esercito borbonico e partecipò nel 1806 alla
strenua difesa della Rocca di Civitella
del Tronto e quando la fortezza capitolò riuscì a sfuggire alla
cattura. Qualche mese dopo scese a patti con i francesi, che lo
accolsero, insieme ad i suoi figli, conferendogli il grado di capitano
nell’esercito napoleonico. Inviato a Capua con la sua guarnigione, qui
morì nel marzo del 1808 con tutti gli onori militari.
Dal 3 maggio 1981 sulla
parete esterna della sua casa natale a Santa Maria a Corte è collocata
una lapide che reca la scritta:
IN
QUESTA CASA NACQUE E VISSE
GIUSEPPE COSTANTINI 1758-1808
detto
"SCIABOLONE"
*
Animatore e capo degli "Insorgenti" combatté contro
i
francesi che avevano invaso il Piceno.
Affrontò le truppe napoleoniche e le attaccò
con
audaci azioni di guerriglia infliggendo loro
notevoli perdite.
*
I SUOI
NEMICI LO CHIAMARONO "BRIGANTE"
IL
POPOLO LO ESALTÒ COME PATRIOTA
LA
STORIA NE RICORDA LE IMPRESE ED IL CORAGGIO
*
Santa
Maria Corte – 3 maggio 1981.